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orario di lavoro

Un anno a 30 ore, cosa è cambiato nel nostro orario di lavoro (e non solo)?

Da circa un anno abbiamo cambiato il nostro orario di lavoro passando da 40 a 30 ore settimanali e non abbiamo nessun motivo per tornare indietro.

Perché abbiamo ridotto il nostro orario di lavoro?

 

Da sempre siamo attent* agli studi sulla produttività e sulle nuove metodologie di organizzazione del lavoro. Per questo motivo non ci sono sfuggite tutte le pubblicazioni che smentiscono una correlazione diretta tra numero di ore di lavoro e qualità (ma anche quantità) del lavoro svolto.

In aggiunta a questo siamo passati ad una gestione del nostro lavoro a task che quindi è svincolato dall’orario lavorativo in sé, ma lascia ad ognun* di noi l’organizzazione delle proprie attività secondo la scadenza finale.

Questo, in aggiunta ad uno smart working flessibile, crea di fatto per ciascun* una gestione personalizzata dei lavori.

Cosa è cambiato

 

      • L’orario di lavoro: Siamo passati da 8:30-18 a 9-17, con un’ottima flessibilità sia in entrata che in uscita. All’interno della giornata sono comprese due pause (alle 10:30 e alle 15:30) e una pausa pranzo dalle 12:30 alle 14.
      • La concentrazione totale: suddividendo il nostro lavoro in meno ore, e con delle pause, il focus durante la giornata raggiunge dei livelli più alti.
      • La qualità del lavoro: direttamente collegato al punto precedente abbiamo notato una più alta qualità del nostro lavoro. Questo fattore è direttamente collegato alla maggiore concentrazione ma anche al punto successivo.
      • Migliore qualità della vita: meno ore in ufficio equivalgono a più ore a disposizione per la vita privata. Questo può concretizzarsi tanto in una parentesi di arricchimento personale quanto cura del proprio benessere. 
      • I tempi di percorrenza casa-lavoro: evitando gli orari più comunemente associati al trasporto scolastico abbiamo notato come il tempo passato in macchina per raggiungere l’ufficio si sia drasticamente accorciato. 
      • La soddisfazione personale: potendo gestire autonomamente le proprie task all’interno della giornata, aumenta la responsabilità di ognun* per quanto riguarda la propria area. Questa autonomia e fiducia diventano un motore di gratifica personale.
      • Il numero di clienti: grazie ai vantaggi precedenti, nell’ultimo anno siamo riusciti a gestire un numero maggiore di clienti con lo stesso monte ore (ve li abbiamo presentati qui). In questo consiste il concetto di efficienza.

 

Cosa non è cambiato

 

          • Lo stipendio.

 

Rational Feelings da più di un anno ha adottato un metodo di lavoro basato più sulle esigenze effettive di lavoro delle singole persone che della presenza indiscriminata in ufficio. Per noi questo cambiamento si è rivelato positivo e non abbiamo nessun motivo per fare passi indietro.