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Co-working: condivisione e creatività

Co-working: condivisione e creatività

Co-working e nomadismo digitale
I metodi di lavoro sono in continua evoluzione. Da un lavoro completamente controllato dall’alto e con poca libertà, la società ha virato verso una mentalità più aperta, più moderna e flessibile nei confronti anche di richieste sulla velocità di risposta, abilità di trasformarsi e capacità di sopravvivere anche a cambiamenti improvvisi e violenti.
L’evoluzione della comunicazione ha portato ad una maggiore condivisione di informazioni e ad una visione più decentralizzata, dove non è più il capo a gestire tutto, ma è sua responsabilità instaurare un ambiente e una cultura predisposta al costante confronto per proseguire insieme verso il raggiungimento dell’obiettivo finale.
Oltre a questa modalità, grazie al nomadismo digitale, le possibilità di lavorare in comune con gli altri si sono ulteriormente sviluppate: non è più obbligatorio essere presenti all’interno di un edificio predisposto per quell’unico tipo di lavoro, ma si opta anche per uno spostamento fisico verso un ufficio adibito alla completa e totale condivisione degli spazi senza alcun limite lavorativo. Persone  di ambienti lavorativi diversi, ruoli distanti l’uno dall’altro, competenze opposte, si ritrovano in un unico spazio per discutere liberamente delle proprie idee, ricevendo i più vari feedback.

Nel pratico, il co-working
Trovare un ufficio dove potersi recare, immergersi nel dinamismo della comunicazione presente, influenzare e lasciarsi influenzare. Il co-working crea opportunità senza sforzo: le risorse sono le persone stesse disposte a lanciarsi in questa nuova esperienza dagli infiniti riscontri.
L’obiettivo principale si impegna nel tagliare i costi per lo spazio dove lavorare. Una volta rimossa la difficoltà, la mente (e anche lo spirito) rimane più libera per confrontarsi con gli altri, senza preoccuparsi di altro a parte il saper esporre bene la propria idea. Il co-working nasce infatti per realizzare le proprie idee. In un piano dove l’unica regola è non tirarsi indietro, lo spazio aperto permette una comunicazione libera e sincera sui possibili goal più piccoli e gli step per raggiungere il risultato finale. Qui entrano in gioco le conoscenze delle persone: esperienze, racconti, prove o forse anche con dati alla mano, chiunque può contribuire e aiutare alla realizzazione del progetto.
Lo spirito di squadra diventa il vero protagonista dell’area. Un esempio di questo cambiamento, sempre più popolare, è rappresentato dalla verdissima Bali. Meta invidiata da globetrotter, fotografi e spiriti liberi, il meraviglioso paradiso naturale famoso per le sue scimmiette, è anche un paese da raggiungere per la libertà dei suoi spazi di lavoro.

Hubud per i nomadi digitali

La libertà la fa da padrona: seduti all’aperto, immersi nella natura su una semplice panchina assieme alla fauna locale, i nomadi digitali si ritrovano in un scenario paradisiaco per celebrare al meglio questo ambiente lavorativo. Viaggiatori instancabili e ricercatori internazionali, i nomadi vagano da uno spazio all’altro per immergersi in nuove opportunità, nuove occasioni e ispirazioni e molti, a Hubud, ritrovano una pace interiore tale da riuscire a vedere più chiaramente cosa devono fare per mantenere in vita il proprio sogno.
Gente arrivata da qualsiasi parte del mondo per scoprire la bellezza del paese e delle sue nuove proposte lavorative. Ci si posiziona nel centro di un vortice creativo e si condivide ciò che si sa. I risultati sono spesso sorprendenti, dal progetto più piccolo, all’idea più ambiziosa Hubud è diventata il centro di incontro dei nomadi digitali e non.

Nuotare tra tutti i pesci, grandi e piccoli

A cosa bisogna prestare attenzione per poter interagire e scoprire le meraviglie del co-working?

  1. Prima arrivano le persone. La vostra attenzione deve rivolgersi alla community. In quanto ambiente aperto, lasciatevi trasportare dall’innovazione e spingete i vostri limiti: questa nuova forma di condivisione sarà l’occasione per trovare vari spunti di riflessione.
  2. Lo spazio più adatto. A certi piace il verde, ad altri sentire il rumore delle onde: trovare l’ambiente più adatto per far scorrere le vostre idee e immergetevi nei suoni e profumi del posto.
  3. Passi piccoli per risultati grandi. Prima di buttarvi sul raggiungimento dello scopo finale, riducetelo in step più piccoli e cercate più persone possibili per analizzarli attentamente
  4. Di cosa ha bisogno il vostro spazio? Portatevi dietro ciò di cui avete bisogno, dalla cartoleria più semplice, agli ultimi strumenti tecnologici. Meglio ancora se lo spazio stesso può offrirvi delle chicche del genere.

Il co-working è il nuovo metodo di lavoro che sposta il corpo e la mente verso una nuova realtà. Dallo spazio più adatto alla singola persona, al lavorare in una community dai più diversi background, co-work è diventato sinonimo di innovazione e collaborazione. Un salto verso il futuro tornando a riconoscere l’importanza delle persone e di luoghi più accoglienti. Dove andare per vederli di persona? Sarete sorpresi nello scoprire uffici anche vicino a voi!